Giorno della Memoria 2024: NESSUNO DIMENTICHI!

Appuntamento oggi 27 gennaio con l’ANPI sezione di Como e l’ANPI provinciale alle ore 9.30 ai Giardini a lago a Como presso il Monumento alla Resistenza europea e alla Targa in memoria degli schiavi di Hitler dove si è tenuta la commemorazione con la deposizione di fiori. Sono intervenuti Renato Tettamanti a nome dell’ANPI di Como (leggi sotto il testo dell’intervento) e l’Assessore Enrico Colombo in rappresentanza dell’Amministrazione comunale di Como. Circa una trentina i presenti.
Ringraziamo i rappresentanti di partiti e associazioni che hanno partecipato all’iniziativa.
A seguire, una delegazione dell’ANPI si è recata al Cimitero monumentale per portare un simbolico omaggio floreale in memoria dei deportati della Tintoria Castagna e Tintoria Comense.

Testo intervento di Renato Tettamanti a nome dell’Anpi di Como:

27 gennaio ’24
OGGI 27 gennaio celebriamo il giorno della Memoria, stabilito da una risoluzione delle Nazioni Unite e recepito da una legge nazionale nel 2000, istituita al fine di ricordare la liberazione di Auschwitz ad opera dei soldati dell’Armata Rossa, il ricordo della Shoah, delle leggi razziali, della persecuzione degli ebrei, dei deportati prigionieri, uccisi, COMPRESI gli oppositori politici, dei rom e sinti, degli omossessuali, gli internati militari italiani e i lavoratori che avevano scioperato, nonché coloro che hanno messo a rischio la vita per salvare altre vite e per proteggere i perseguitati.
La memoria di tutto ciò è a fondamento dell’esistenza stessa dell’ANPI.
Tante iniziative anche quest’anno, sono state organizzate nel mondo, in Italia e anche qui nel nostro territorio.
Ieri alla scuola media di Prestino abbiamo ricordato Aldo Raffaele Pacifici, deportato al campo di concentramento di Auschwitz, dove morì nell’agosto 1944. A lui è dedicata l’unica pietra d’inciampo che si trova nella nostra città, nel quartiere di Ponte Chiasso dove abitava. Il ricordo è stato fatto con la partecipazione e la testimonianza di Aldo Pacifici, suo nipote. Il racconto di suo nonno ha raccolto l’attenzione e la partecipazione emotiva dei ragazzi, creando un ponte con le nuove generazioni.
Qui ci interessa ricordare un passaggio di Aldo Pacifici: “credo sia UTILE UNA RIFLESSIONE su QUALI siano LE RESPONSABILITA’ DEL FASCISMO NEL GENOCIDIO DEGLI EBREI. CONCORDO CON LA TESI DI SIMON LEVIN SULLAM “GLI ITALIANI, cioè i Fascisti CHE DICHIARARONO “STRANIERI” O “NEMICI” GLI EBREI, LI IDENTIFICARONO SU BASE RAZZIALE COME GRUPPO DA ISOLARE E PERSEGUITARE, LI STANARONO CASA PER CASA, LI ARRESTARONO, LI TENNERO PRIGIONIERI, NE DEPREDARONO BENI E AVERI, LI TRASFERIRONO E RICHIUSERO NEI CAMPI DI CONCENTRAMENTO E DI TRANSITO, E INFINE LI CONSEGNARONO AI TEDESCHI, FURONO RESPONSABILI DI GENOCIDIO”.
Sono Parole chiare e definitive che non sentiamo pronunciare dai nostri governati attuali.
Le persecuzioni del fascismo colpirono non solo gli ebrei ma anche gli oppositori politici. Qui vogliamo ricordare i 62 comaschi antifascisti denunciati al Tribunale Speciale dello Stato. 38 di loro furono condannati a pene pesanti. Tra questi vogliamo ricordare Anita Pusterla e Battista Tettamanti, entrambi comaschi che furono condannati dal Tribunale Speciale dello Stato. 9 anni e 9 mesi per la Pusterla 15 anni e 9 mesi per il Tettamanti. Scontarono le loro condanne in vare carceri italiani. Nel dopoguerra ebbero ruoli importanti nella vita cittadina. Battista Tettamanti, poi segretario della camera del lavoro, tenne il primo comizio dopo la Liberazione in Piazza Duomo il 26 aprile 1945. Anita Pusterla fu la tra le promotrici dell’Unione Donne Italiane.
Vogliamo inoltre ricordare i martiri degli scioperi del marzo 1944 delle industrie tessili Comense e Castagna che furono deportati e che morirono nei campi di sterminio di Gusen e Mauthausen: Giuseppe Rodiani, Ariodante Gatti e Antonio Carbonoli operai della tintoria Castagna. Rinaldo Fontana, Angelo Meroni, Pietro Scovacricchi e Giuseppe Malacrida operai della Comense la ex Ticosa.
Così come vogliamo ricordare i 187 cittadini della provincia di Como deceduti nei campi di sterminio nazisti. I loro nomi compaiono in una pubblicazione del 1980 edita dal Comune di Como in collaborazione con l’Istituto di Storia del movimento di Liberazione comasco. È un tema e un impegno da riprendere e onorare nel prossimo futuro.
Nonché i tanti internati dell’esercito Italiano, le loro sofferenze e i loro atti di resistenza al nazismo e alla Repubblica Sociale.
Infine: La Commemorazione della giornata della Memoria abbiamo voluto farla qui davanti al monumento alla resistenza europea. Davanti al monumento che sulle tre lastre metalliche reca brani di lettere di martiri della Resistenza Europea. Che conserva in una teca i frammenti di pietre provenienti da numerosi campi di sterminio nazisti. Che conserva
una pietra proveniente da Hiroshima. Monumento di ammonimento e memoria per riflettere sugli orrori della seconda guerra mondiale e sul riscatto dei popoli europei che lottarono nella resistenza al nazifascismo per ridare all’Europa la libertà e la Pace.
Purtroppo la guerra è ancora di attualità
e dobbiamo ricordare il ruolo e il compito che spetta o dovrebbe spettare alla nostra città che è gemellata con Nablus in Palestina e Netanya in Israele ed è città messaggera di pace. Con l’auspicio che si riesca trovare una soluzione negoziale al conflitto in corso in quella terra martoriata.