Omaggio al Monumento alla Resistenza europea, anticipazione del convegno di domani 27 maggio

Si è tenuta oggi un’anticipazione del convegno “Monumento alla Resistenza europea: 40 anni di Memoria per la Pace” che si terrà domani 27 maggio dalle ore 14.30 alle 18.30 presso la sala conferenze della biblioteca comunale Paolo Borsellino, Piazzetta Venosto Lucati 1 a Como.

Una delegazione dell’Anpi sezione di Como e dell’Anpi provinciale, unitamente all’Assessore alla cultura turismo urbanistica e mobilità Enrico Colombo in rappresentanza del Comune di Como e ad alcuni relatori del convegno, si sono recati oggi pomeriggio ai giardini a lago per posare ufficialmente un omaggio floreale al Monumento.

Vi aspettiamo domani al Convegno, di seguito il programma:
Introduzione e coordinamento: Renato Tettamanti e Valeria Pigni | Relazioni: Claudio Critelli storia politica del Monumento, Fabio Cani la storia artistica e progettuale del Monumento; Irene Fossati la Resistenza europea nel Monumento di Como | Video: La storia del Monumento alla Resistenza europea: 40 anni di Memoria per la Pace | Interventi e testimonianze: Enrico Colombo assessore alla cultura del Comune di Como; Lorenzo Spallino testimonianza; Testimonianze insegnanti scuole di Como su il progetto Le pietre della Memoria del Comune di Como; Giuseppe Battarino per il comitato centenario dal delitto Matteotti; Stefano Buzzi Como-città messaggera di Pace | Conclusioni Gianfranco Pagliarulo presidente nazionale ANPI.

Il Monumento alla Resistenza europea fu inaugurato a Como il 28 maggio del 1983 dall’allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini e dal Sindaco Antonio Spallino. L’opera fu realizzata dal Comune di Como, dopo un lungo iter iniziato già negli anni 50 del ‘900, su sollecitazione del comitato provinciale dell’ANPI, tuttavia solo alla fine degli anni ’70 ha trovato la sua concretezza. Il Monumento dell’artista Gianni Colombo raccoglie le pietre dei campi di sterminio nazisti e della città di Hiroshima, oltre a lapidi con scritti di uomini e donne per lo più condannati a morte nella Seconda guerra mondiale poiché resistenti al nazifascismo. L’opera vuole essere motivo di ammonimento e memoria, affinché il visitatore rifletta sugli orrori della Seconda Guerra mondiale e sul riscatto dei popoli europei, che lottarono nella resistenza al nazifascismo per ridare all’Europa la libertà e la pace.