Il video prosegue un’attività che l’ANPI ha promosso ormai da qualche anno, volta a recuperare luoghi e persone del territorio significativi per la storia dell’antifascismo comasco.Si è cominciato qualche anno fa con il ricordo di Antonio Gramsci alla Capanna Mara, lo scorso anno è stato realizzato un video su Anita Pusterla, unica donna incriminata nel 1928, nel cosiddetto “Processone” ai dirigenti del Partito Comunista. Quest’anno si è proseguito con il video sui cosiddetti “sovversivi comaschi”. Il video è un’anticipazione di una ricerca che proseguirà nei prossimi mesi. In virtù del ruolo significativo che alcune delle persone ricordate ebbero nella storia del sindacalismo comasco, il video è stato patrocinato anche dalla Camera del Lavoro di Como.
Il video è diviso in quattro parti di cui una introduttiva sugli anni Venti del Novecento in Italia e soprattutto a Como, con il racconto degli episodi più significativi del periodo. La seconda parte racconta Battista Tettamanti, figura esemplare del movimento operaio e antifascista comasco, la cui attività politica e sindacale si svolse dagli ultimi anni dell’Ottocento fino al 1963, anno della sua morte. Nella terza parte, si descrive la vita di Carlo Pozzoni, intellettuale e professore di Filosofia, che ha ricoperto numerosi incarichi politici e sindacali negli anni Venti del Novecento a Como, prima di fuggire all’estero per sottrarsi alle violenze e al carcere fascista.Infine una parte conclusiva sui comaschi inseriti nel Casellario Politico centrale, lo strumento utilizzato dalla Polizia Fascista per schedare gli antifascisti, i cosiddetti “sovversivi”. Nel periodo 1920 /1944 i comaschi inseriti sono stati 1318 uomini e 34 donne.
Gli autori dei testi e delle ricerche storiche sono: Renato Tettamanti, Manuel Guzzon e Claudio Critelli. Il montaggio audio visivo è opera di Ubaldo Viganò e Yuri Guzzon.
Per la sua realizzazione si sono utilizzati materiali in gran parte inediti, reperiti presso l’Archivio Centrale dello Stato a Roma, l’Archivio di Stato di Como oltre che la Biblioteca Comunale di Como e l’Istituto di Storia contemporanea Perretta.
Al reperimento del materiale d’archivio ha collaborato anche la giornalista Vera Fisogni.
In una recensione apparsa sul giornale La Provincia di Como di lunedì 14 febbraio così si esprimeva Pietro Berra.“Un lavoro di qualità con una forte attenzione alla ricostruzione anche visiva delle storie che racconta (di interesse le numerose immagini di Como dell’epoca) che punta a un pubblico più ampio degli addetti ai lavori”.