Ci è giunta notizia che questa sera mercoledì 30 aprile si dovrebbe tenere anche a Como, così come ieri sera a Milano, l’ennesima lugubre parata organizzata dall’estrema destra che, strumentalizzando il tragico episodio in cui Sergio Ramelli perse la vita, con tutta probabilità si esibirà in una sfilata marziale, condita dal rito fascista del “presente”, con l’utilizzo ed esaltazione di simboli e slogan che si richiamano al fascismo, saluti romani compresi.
Ogni anno dobbiamo assistere a questa commemorazione che si trasforma in parata fascista con simbologia che richiama ai periodi più bui del nostro Paese.
Ribadiamo, come ogni anno, che una cosa è la commemorazione altra la strumentalizzazione per fare pura propaganda apologetica di stampo fascista dunque anticostituzionale.
Facciamo appello alle Autorità competenti, affinché impediscano un tale scempio a pochi giorni dalla giornata della Liberazione, richiamando al preciso ruolo che loro è assegnato da una Costituzione profondamente e nettamente antifascista: la democrazia deve essere difesa e garantita, prima di tutto e soprattutto da parte delle Istituzioni, applicando le leggi che impediscono il riemergere di movimenti pericolosi, antidemocratici e apertamente neofascisti.
Noi stiamo sempre dalla parte della Costituzione . L’apologia di fascismo è un reato.Non accettiamo che venga riscritta la storia. Le leggi ci sono per reprimere certi fenomeni. Bisogna solo avere il coraggio di applicarle. A Como, a Milano, a Dongo e in tutta Italia.
Anpi sezione di Como “Perugino Perugini”