Si è aperta ieri 16 dicembre la campagna tesseramento all’ANPI sezione di Como “Perugino Perugini”.
Circa una trentina le/gli amiche e amici, compagne e compagni che sono passate/i presso la sede a Rebbio-Como durante la giornata di apertura straordinaria e che hanno anche potuto visitare la nascente biblioteca dell’Anpi provinciale che sta prendendo forma grazie al lavoro volontario.
Sono già più di ottanta le tessere sottoscritte, comprese quelle pervenute attraverso il bollettino postale o bonifico. Ringraziamo sin da ora e ricordiamo che con l’adesione all’ANPI si aiuta a sostenere tutte le iniziative culturali antifasciste e di valorizzazione della memoria della Resistenza.
La Resistenza fu una grande incubatrice di idee di liberazione e di eguaglianza che presero forma durante la lotta di Liberazione contro il nazifascismo e vennero poi tradotte nella Costituzione che, disse Calamandrei, era una rivoluzione promessa. E’ nostro dovere quindi onorare quella promessa e quella delle partigiane e partigiani che diedero la vita per la libertà, per la democrazia, per la dignità delle persone, per la solidarietà e la pace tra i popoli. La promessa di operare insieme affinché sia posto come tema primario l’applicazione integrale della Carta Costituzionale.
Ci sono tuttavia tanti ostacoli e tante preoccupazioni: la crisi economica e sociale; lavoratrici e lavoratori alle prese con salari bassi e contratti precari; i diritti sociali da tutelare come la sanità pubblica e la scuola pubblica; le libertà individuali da difendere ed affermare; le tante guerre che ancora oggi nel mondo hanno come conseguenza immani sofferenze, migliaia di morti tra civili e bambini; gli spaventosi effetti dei cambiamenti climatici che oltre squilibri ambientali producono tragedie sui territori; i continui episodi di razzismo e di violenza da parte di formazione neofasciste non ancora messe al bando da parte dello Stato repubblicano; i frequenti episodi di apologia del fascismo, di pratica e propaganda dei suoi disvalori, in particolare da parte di alcuni rappresentanti delle Istituzioni; la questione migratoria, conseguenza dei rapidissimi cambiamenti del mondo, in particolare in Africa e in Asia, che non si può risolvere militarizzandola, ma che richiede una strategia europea, seri investimenti nella rete dell’accoglienza, della solidarietà e soprattutto dell’integrazione; i continui tentativi di revisionismo storico e di mistificazione della storia nel solco del falso mito degli “Italiani brava gente”. Non per ultimo il tema della violenza maschile sulle donne che si alimenta da una concezione patriarcale della società.
Davanti a tutti questi eventi e questi temi, avvertiamo l’urgenza, oggi più che mai, di un forte impegno antifascista. Non solo non può esserci un domani senza la memoria della Resistenza, ma c’è bisogno urgentemente di difendere la Costituzione e di darle piena attuazione, perché resta il più solido e «giovane» caposaldo della convivenza civile e di democrazia.