Apertura tesseramento ANPI per l’anno 2024

APPUNTAMENTO PER LA GIORNATA DI APERTURA DEL TESSERAMENTO 2024.
SABATO 16 DICEMBRE 2023 PRESSO LA SEDE IN VIA LISSI 6 A REBBIO (COMO)
DALLE ORE 10 ALLE 12 E DALLE ORE 14 ALLE 17, CON UN GUSTOSO RINFRESCO!
SI POTRA’ VISITARE ANCHE IL NASCENTE SPAZIO BIBLIOTECA DELL’ANPI PROVINCIALE

Cara amica, caro amico, cara compagna, caro compagno,
la Resistenza fu una grande incubatrice di idee di liberazione e di eguaglianza che presero forma durante la lotta di Liberazione contro il nazifascismo e vennero poi tradotte nella Costituzione che, disse Calamandrei, era una rivoluzione promessa. E’ nostro dovere quindi onorare quella promessa e quella delle partigiane e partigiani che diedero la vita per la libertà, per la democrazia, per la dignità delle persone, per la solidarietà e la pace tra i popoli. La promessa di operare insieme affinché sia posto come tema primario l’applicazione integrale della Carta Costituzionale.

Ci sono tuttavia tanti ostacoli e tante preoccupazioni: la crisi economica e sociale che colpisce ampia parte della popolazione italiana con la conseguente grave diseguaglianza sociale; lavoratrici e lavoratori alle prese con salari bassi e contratti precari; i diritti sociali da tutelare come la sanità pubblica e la scuola pubblica; le libertà individuali da difendere ed affermare; le tante guerre che ancora oggi nel mondo hanno come conseguenza immani sofferenze, migliaia di morti tra civili e bambini; gli spaventosi effetti dei cambiamenti climatici che oltre squilibri ambientali producono tragedie sui territori; i continui episodi di razzismo e di violenza da parte di formazione neofasciste non ancora messe al bando da parte dello Stato repubblicano; i frequenti episodi di apologia del fascismo, di pratica e propaganda dei suoi disvalori, in particolare da parte di alcuni rappresentanti delle Istituzioni; la questione migratoria, conseguenza dei rapidissimi cambiamenti del mondo, in particolare in Africa e in Asia, che non si può risolvere militarizzandola, ma che richiede una strategia europea, seri investimenti nella rete dell’accoglienza, della solidarietà e soprattutto dell’integrazione; i continui tentativi di revisionismo storico e di mistificazione della storia nel solco del falso mito degli “Italiani brava gente”.

Non per ultimo il tema della violenza maschile sulle donne che si alimenta da una concezione patriarcale della società. Su questo cruciale aspetto il nostro Paese ha bisogno di un radicale cambiamento nelle politiche del lavoro e in particolare, per quanto attiene la partecipazione delle donne al mercato del lavoro e nelle opportunità di carriera.
Occorrono interventi nella redistribuzione della ricchezza e del welfare perché precarietà e disparità salariali sono condizioni che ledono i diritti delle donne a vivere secondo il proprio sentire, che limitano la libertà ad essere se stesse. Investire in formazione di competenze di cittadinanza, educare ad accogliere il diverso da sé, a mettere in discussione i pregiudizi e gli stereotipi sono gli strumenti di prevenzione contro la violenza di genere. Occorre sostenere le esperienze nate dai movimenti delle donne quali le case rifugio, i centri antiviolenza, gli sportelli di accompagnamento ed orientamento, che devono essere tra le priorità delle istituzioni territoriali e nazionali.

E infine l’attuale escalation di violenza nella cosiddetta Striscia di Gaza che non ci può vedere silenti. In poche settimane, dagli attacchi perpetrati da Hamas, che vanno inequivocabilmente condannati con fermezza, sono già migliaia le vittime civili da entrambe le parti e la situazione umanitaria a Gaza è terribile. Al dolore e sdegno per le centinaia di vittime e ostaggi israeliani si aggiunge il dramma umanitario che si sta consumando nei territori palestinesi. È inammissibile che non si riesca a trovare la via per il dialogo nel rispetto reciproco e per garantire il diritto alla pace e il diritto ad una propria terra a ciascuno dei popoli che vivono in quella regione.

Davanti a tutti questi eventi e questi temi, avvertiamo l’urgenza, oggi più che mai, di un forte impegno antifascista. Non solo non può esserci un domani senza la memoria della Resistenza, ma c’è bisogno urgentemente di difendere la Costituzione e di darle piena attuazione, perché resta il più solido e «giovane» caposaldo della convivenza civile e di democrazia.

Siamo convinti quindi che l’adesione all’ANPI attraverso la sottoscrizione della tessera sia importante e fondamentale per sostenere tutte queste nostre battaglie. Siamo altresì convinti che la partecipazione all’attività della nostra Associazione, sia il valore aggiunto che ciascuno di noi può dare per costruire insieme le campagne culturali con l’obbiettivo di superare il muro di indifferenza e disimpegno diffuso nella società.

Per questo ti chiediamo anche per il 2024 di sottoscrivere la tessera all’ANPI e ti invitiamo a partecipare alle nostre iniziative.

IL COMITATO DI SEZIONE

Un omaggio alla Resistenza nel sud e alle Partigiane. Il disegno, realizzato
dall’illustratore Salvatore Liberti, ritrae in primo piano, Maddalena Cerasuolo, tra le protagoniste delle Quattro giornate di Napoli