3 Giugno 2020
Comunicato della Presidenza e della Segreteria nazionali ANPI
Il coprifuoco in tempo di pace in tante contee, a cominciare da Washington Dc e New York City, e la minaccia di far intervenire l’esercito per far cessare manifestazioni e disordini sono benzina sull’incendio causato dal raccapricciante assassinio di George Floyd. Il ritardo di tre giorni nell’arresto dell’assassino e la prima, grottesca autopsia del medico legale in cui si negava la morte per soffocamento di George Floyd rivelano un grumo oscuro presente in parte delle istituzioni. Negli States è tutt’altro che sradicata l’anima razzista e ultraviolenta, favorita dall’intoccabile industria delle armi, come confermato dalle periodiche stragi a colpi di fucili d’assalto. Le larghissime proteste popolari tuttora in corso confermano che c’è tanta parte del Paese che si rivolta non solo contro razzisti e suprematisti bianchi, ma anche contro l’inerzia e in alcuni casi la connivenza del potere politico. Apprezziamo le forti dichiarazioni dell’Alto Rappresentante della politica estera dell’UE Josep Borrell e dell’Alto Commissario Onu per i diritti umani, Michelle Bachelet. È urgente che il governo italiano assuma una posizione netta e determinata. Lotta al razzismo e difesa dei diritti umani sono un invalicabile discrimine di civiltà.
Presidenza e Segreteria nazionali