Difendere Cuba è una battaglia di civiltà

Oggi Cuba affronta una congiuntura storica estremamente difficile: oltre al criminale e genocida embargo economico, commerciale e finanziario che gli Stati uniti impongono unilateralmente dal 1962 e che Trump ha inasprito con ben 243 ulteriori nuove misure restrittive -ancora non revocate da Biden
nonostante le promesse in campagna elettorale-, si registra una crisi economica provocata dalla pandemia, soprattutto con il crollo del turismo, che è una delle principali fonti di reddito del paese.
Facciamo notare che, a causa della pandemia, economie occidentali ben più solide e senza embargo hanno subito e tutt’ora subiscono un durissimo contraccolpo economico e sociale.

Nonostante l’embargo statunitense sia stato condannato per ben 29 volte dall’Assemblea generale dell’ONU, la Rivoluzione cubana assicura i tre diritti fondamentali dell’essere umano: cibo, educazione e assistenza sanitaria, oltre alla casa e al lavoro. Cuba, peraltro, è l’unico paese latinoamericano che è riuscito, grazie al suo progresso scientifico, a creare due vaccini contro il Covid.

Nel panorama latinoamericano, nonostante la cosiddetta democrazia occidentale si sia ufficialmente insediata, la miseria, la povertà e la criminalità sono ampiamente diffuse, mentre Cuba rimane un faro a cui ambire per i popoli che cercano di uscire da una condizione di indigenza. Il ricambio elettorale non fa di per sé una democrazia: il Brasile oppure l’India sono ritenuti paesi democratici, eppure sono un modello di miseria, esclusione ed oppressione.

Auspichiamo quindi che a livello internazionale venga tutelato e difeso il principio all’autodeterminazione del popolo cubano e della non ingerenza negli affari interni di un altro Stato sovrano.
Esprimiamo piena solidarietà al processo rivoluzionario cubano e chiediamo con forza la fine dell’embargo statunitense.

Il comitato di sezione Anpi sezione di Como “Perugino Perugini”